Fashion Global Summit 2016: la moda 4.0 | video

di Elena Filippi 18/10/2016 12:50
Fashion Global Summit 2016: la moda 4.0

L'evento organizzato da Class Editori quest'anno ha come tema centrale le nuove sfide poste dalla rivoluzione digitale. E' possibile seguire gli interventi, oltre che sul canale Class Cnbc, anche attraverso i social tramite l'hashtag #MFGlobalSummit | video

Si aprono le porte del Milano Fashion Global Summit 2016, evento organizzato da Class Editori che riunisce i più importanti esponenti del settore per analizzare le nuove opportunità e sfide che la moda e i luxury goods affrontano in un mercato in continua trasformazione. Il tema di quest'anno è "Lusso 4.0. Dallo stile alla produzione, dalla distribuzione al marketing, le nuova sfide della rivoluzione digitale", con gli interventi degli ospiti internazionali che possono essere seguiti, oltre che sul canale Class Cnbc, anche attraverso i social tramite l'hashtag #MFGlobalSummit.

"Siamo alla sedicesima edizione ed è una edizione che segna una svolta. Tutto quanto è moda è considerato eleganza, stile, possibilità di valorizzare la manualità. Quindi pensare al pc, alle stampanti 3d indica che siamo vicini a una svolta, che penso significherà che le aziende coglieranno gli aspetti positivi del 4.0", ha dichiarato Paolo Panerai, Editor in Chief e ceo di Class Editori.

Presente anche il sottosegretario allo sviluppo economico, Ivan Scalfarotto, che ha affermato di essere "qui per ribadire la vicinanza del governo all'argomento del 4.0 e agli operatori del settore moda ed eleganza. Stiamo assicurando la massima vicinanza a questo settore e il 4.0 è parte
della nostra strategia. Prevediamo di spendere 13 miliardi nel 2017-2020 per incoraggiare le imprese a investire in innovazione e digitalizzazione".

Il primo ad esprimersi sull'andamento del settore è stato Patrizio Bertelli, ceo di Prada, che ha sottolineato come le condizioni attuali siano "difficili per tutti". "Siamo arrivati a volumi tali che siamo in una fase di decantazione fisiologica dopo una crescita molto violenta. Non vedo una crisi di sistema e sicuramente il digitale è un tema di sviluppo", ha proseguito, sottolineando, comunque, la mancanza di una volontà da parte dei protagonisti di lavorare per una maggiore coesione. "Non c'è la volontà precisa di coniugare gli interessi. Gli egoismi sono più alti degli interessi".

Atteggiamento critico che è stato dimostrato anche nei confronti della politica, accusata di non aver affrontato il problema della filiera, cosa che, se fosse stata fatta, avrebbe portato qualche impresa ad "affrontare lo sviluppo in modo più sereno".

Ad ogni modo, il progresso trova come strada obbligata quella digitale, con la moda che deve saper sfruttare "ogni canale di comunicazione", ha concluso Bertelli. Più che favorevole alla materia anche il patron di Tod's, Diego Della Valle: "dal digitale emerge una grande opportunità: velocizza i tempi. Questo ci obbliga ad accorciare i tempi, a trasformare le tempistiche". Nel contesto attuale, ha continuato, è importante che i brand crescano in fretta "perchè le dimensioni possono diventare un problema".

Il numero uno del gruppo fiorentino si è detto inoltre ottimista sul prossimo anno, rifiutando di accettare l'idea che l'Italia sia in una situazione di maggiore difficoltà rispetto al resto del mondo. "C'è una campagna elettorale in corso e non solo noi, anche gli Usa e la Francia tra qualche mese. Il mondo è in campagna elettorale e questo crea rallentamenti, soprattutto nel mondo della finanza, ma non considero la situazione italiana catastrofica. Se chiedete a noi che siamo in azienda diciamo tutti che lavoriamo come sempre", ha commentato Della Valle.

Atteggiamento positivo dimostrato anche da Carlo Capasa, presidente della Camera nazionale della moda italiana, che si è dimostrato soddifatto del riscontro che ha avuto la settimana della moda milanese: "è andata molto bene, abbiamo avuto più compratori che mai. Dobbiamo essere orgogliosi di quello che stiamo facendo; poi è un processo che non ha fine e dobbiamo migliorare ancora".

Altro intervento dai rosei orizzonti quello di Brunello Cucinelli, leader del gruppo omonimo, che ha annunciato una chiusura di esercizio molto buona e un 2017 caratterizzato dall'implementazione di un progetto "molto bello con gli ordini che abbiamo già in casa". Nuovo anno che vedrà anche la fine della partnership con Yoox Net-a-Porter: "dopo sei anni di bellissima collaborazione con YNap riporteremo la piattaforma di e-commerce in casa", ha concluso Cucinelli.

E-commerce che rimane focus centrale di un mondo che si evolve verso il canale digitale e di cui ha parlato anche Rodrigo Cipriani Foresio, country manager Italia, Spagna e Grecia del gruppo Alibaba, puntualizzando come il mercato principale in tal senso sarà costituito dalla Cina. Infatti, "circa il 50% dei cinesi, dunque circa 700 milioni di persone, è web user", ha detto il top manager. "Le vendite di e-commerce in Cina, secondo le ricerche, saliranno del 20% annuo tra il 2016 e il 2020 e nel 2020 il 40% dell' e-commerce globale sarà generato nel Paese".


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