Iperammortamento uno e trino

di Cinzia De Stefanis (ItaliaOggi) 19/10/2018 11:16
Iperammortamento uno e trino

Proroga dell'iperammortamento con tre le aliquote: 250% fino a 2,5 milioni di euro, 200% fino a 10 milioni di euro e 150% fino a 20 milioni di euro. Stop entro il 31 dicembre 2018, invece, al superammortamento che agevola l'acquisto dei cosiddetti macchinari tradizionali.

Proroga dell'iperammortamento con tre le aliquote: 250% fino a 2,5 milioni di euro, 200% fino a 10 milioni di euro e 150% fino a 20 milioni di euro. Stop entro il 31 dicembre 2018, invece, al superammortamento che agevola l'acquisto dei cosiddetti macchinari tradizionali. Ma, dal 2019, ci sarà l'introduzione di un nuovo regime di tassazione agevolato per le imprese che reinvestono gli utili in azienda. Questo è quanto riferiscono a ItaliaOggi fonti interne al dicastero dello sviluppo economico, guidato dal ministro Luigi Di Maio. E i cui orientamenti sono contenuti, a grandi linee, nel Documento programmatico di bilancio, inviato a Bruxelles il 16 ottobre scorso e approvato il 15 ottobre, in vista della stesura del disegno di legge di Bilancio 2019 (si veda ItaliaOggi del 17 ottobre 2018). Andiamo con ordine.

Iperammortamento. L'iperammortamento consente una super valutazione con le tre aliquote (250%, 200% e 150%) degli investimenti in beni materiali nuovi, dispositivi e tecnologie abilitanti la trasformazione in chiave 4.0 acquistati o in leasing. La finalità è:

- supportare e incentivare le imprese che investono in beni strumentali nuovi, in beni materiali e immateriali (software e sistemi IT) funzionali alla trasformazione tecnologica e digitale dei processi produttivi;

- agevolare con le nuove tre aliquote soprattutto le piccole e medie imprese.

Semplificazione della tassazione sulle imprese e incentivi per reinvestimento degli utili. Dal periodo d'imposta 2019, le aziende che investono e assumono lavoratori potranno fruire di un regime agevolato, che riduce l'aliquota Ires dal 24% al 15% per la quota di utili reinvestita in beni strumentali nuovi e in nuova occupazione (si veda l'anticipazione su ItaliaOggi del 28/09/2018). Si tratta in concreto di una misura condizionata alla destinazione degli utili a investimenti produttivi, che non si traducono in un mero rafforzamento patrimoniale e finanziario dell'impresa (come avveniva per la precedente Ace, l'aiuto alla crescita economica delle imprese, contestualmente abrogata; si veda ItaliaOggi del 06/10/2018,) in modo da produrre un beneficio complessivo in termini di rinnovamento degli impianti e potenziamento del comparto produttivo. Viene abrogata anche l'imposta sul reddito imprenditoriale (Iri), che armonizzava il trattamento fiscale delle imprese al livello delle società di capitali (24%) e trovava applicazione a partire dal 1° gennaio 2019. Il regime opzionale Iri è infatti sostanzialmente superato dall'introduzione della flat tax, che prevede per piccole imprese e lavoratori autonomi un'aliquota più favorevole, ed è accompagnata dalla tassazione agevolata degli utili reinvestiti per le imprese.

Infine, a supporto del piano Impresa 4.0 il governo nell'approvare il disegno di legge relativo al bilancio di previsione dello stato per l'anno finanziario 2019 ha introdotto sgravi per chi assume manager innovativi. Verranno concessi incentivi fiscali importanti per tutte le imprese che assumeranno un manager dell'innovazione altamente qualificato.


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