L'agricoltura 4.0 su del 270%

di Luigi Chiarello 20/02/2019 17:15
L'agricoltura 4.0 su del 270%

Oltre 300 soluzioni per le aziende. Italia prima per startup. Ecco lo Studio di Politecnico di Milano e ateneo di Brescia. Il mercato italiano vale 430 mln di euro

Il mercato italiano dell'agricoltura 4.0 oggi vale fra 370 e 430 mln di euro e ha registrato una crescita del 270% dal 2017 al 2018. Pesa il 5% del mercato globale e il 18% di quello europeo; le soluzioni già sul mercato sono oltre 300, per lo più orientate all'agricoltura di precisione e, in misura minore, all'agricoltura interconnessa (il cosiddetto internet of farming). A utilizzarle è il 55% delle aziende agricole. Almeno secondo un campione selezionato di 766 imprese dall'Osservatorio Smart Agrifood della School of management del Politecnico di Milano e dal Laboratorio Rise (Research & Innovation for Smart Enterprises) dell'Università degli Studi di Brescia, che hanno condotto una ricerca in tal senso. Di più: età e titolo di studio non influiscono sull'adozione di soluzioni 4.0 in azienda agricola. E il digitale entra, pesantemente, nei campi della tracciabilità e della qualità alimentare: il 38% delle imprese intervistate ha migliorato l'efficacia del processo produttivo e il 32% l'efficienza, ricorrendo a 133 soluzioni già disponibili. 

L'Italia, poi, è il paese europeo col maggior numero di startup tecnologiche applicate all'agroalimentare 4.0, ma beneficiano del finanziamento medio più basso, con appena 25,3 mln di euro di finanziamenti (pari all'1% del finanziamento complessivo). Nel mondo le startup sono in tutto 500 e tra il 2017 e il 2018 hanno raccolto 2,9 mld di dollari di finanziamenti; sono attive soprattutto in ambito ecommerce (65%) e agricoltura 4.0 (24%). Per Andrea Bacchetti, direttore dell'osservatorio: «Il 71% delle soluzioni agricoltura 4.0 oggi è in grado di supportare decisioni d'impresa facendo leva su sistemi di analytics avanzati; il 45% degli agricoltori intervistati è cosciente della rilevanza dei dati, ma non gli è ancora chiaro come valorizzarli».

L'Agricoltura 4.0. Il valore complessivo di questo mercato è generato per l'80% circa da offerte innovative di attori già affermati nel settore (come i fornitori di macchine e attrezzature agricole) e per il restante 20% da soluzioni di attori emergenti (soprattutto startup), che propongono sistemi digitali innovativi e servizi di consulenza tecnologica. L'Osservatorio ha mappato 110 imprese del comparto (74% brand affermati e 26% startup) che offrono oltre le 300 soluzioni tecnologiche censite, in ruoli molto diversi lungo la filiera. Il 49% delle aziende è fornitrice di soluzioni avanzate come Internet of Things (IoT), robotica e droni, il 22% di soluzioni di data analysis, il 16% di macchine e attrezzature per il campo, il 7% produce componentistica e strumenti elettronici, mentre nel 3% dei casi sono realtà produttive in ambito agricolo. Le soluzioni più frequenti sono i sistemi utilizzabili trasversalmente in più settori agricoli (53%), seguite da quelle rivolte al comparto cerealicolo (24%), ortofrutticolo (24%) e vitivinicolo (16%). Cresce, anche se molto lentamente, l'attenzione per l'internet of farming, abilitato dal 14% delle soluzioni offerte: quasi l'80% delle soluzioni è applicabile in fase di coltivazione, il 13% supporta la fase di pianificazione, il 4% il monitoraggio degli stock e il 3% la logistica aziendale.

I bisogni delle imprese. Secondo l'analisi, il controllo dei costi di produzione e l'aumento produttivo sono le esigenze più urgenti per le aziende; i fabbisogni legati all'acquisizione, elaborazione e interpretazione dei dati sono considerati importanti ma non ancora prioritari. Il 55% delle imprese dice di utilizzare macchinari o tecnologie avanzate per la pianificazione delle colture, la semina, la coltivazione, il raccolto; fra questi il 45% lo fa da più di cinque anni. Il 30% degli imprenditori ha meno di 40 anni e un terzo è laureato, ma l'età e il titolo di studio non influiscono significativamente sull'adozione di soluzioni 4.0, al contrario, invece, della dimensione dei terreni e dei settori di riferimento. Sotto i 10 ettari solo il 25% delle aziende adotta soluzioni 4.0, contro il 65% di quelle sopra i 100 ettari.

Blockchain e Distributed Ledger nella filiera alimentare. L'interesse delle imprese è in crescita per questo genere di tecnologie: 42 i progetti internazionali e italiani mappati dal 2016 al 2018. Sono più che raddoppiati nell'ultimo anno. Sono iniziative che, nel 24% dei casi, trovano applicazione in diversi ambiti, nel 21% nella filiera della carne, nel 17% dell'ortofrutta e nel 10% del cerealicolo. Nel 50% dei casi è stato riscontrato un forte ruolo guida da parte degli attori della distribuzione e della trasformazione.


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