Metalmeccanico, motore dell'economia: cifre e futuro del settore

di Simone Cerroni 26/10/2016 13:41
Metalmeccanico, motore dell'economia: cifre e futuro del settore

Nel nostro Paese il settore produce ricchezza per circa 100 miliardi di euro ed esporta beni per 200 miliardi

Il settore metalmeccanico è il cuore pulsante dell’industria. Lo è per il suo peso, che è il più rilevante tra tutti i comparti manifatturieri. Lo è per l’alta propensione all’innovazione, che attraverso i suoi prodotti trasmette l'innovazione tecnologica a tutti i rami dell'industria e agli altri settori dell'economia.

Nel nostro Paese il settore produce ricchezza per circa 100 miliardi di euro ed esporta beni per 200 miliardi che rappresentano quasi la metà del fatturato settoriale. Inoltre, occupa circa 1.600.000 addetti risultando così il secondo in Europa dopo la sola Germania che impiega quasi a 4 milioni di persone. Nonostante i numeri importanti rispetto agli altri Paesi europei, lo scenario rimane complicato.

I dati relativi all’andamento del comparto metalmeccanico, presentati  dal Centro studi di Federmeccanica, evidenziano come nel secondo trimestre di quest’anno, l’attività produttiva metalmeccanica ha registrato una flessione media dell’1,2% rispetto al trimestre precedente ed i volumi realizzati risultano ancora inferiori del 28,7% rispetto al periodo pre-recessivo del primo trimestre 2008.

Il peggioramento osservato ha interessato in modo diffuso quasi tutte le attività in cui si articola il settore: la produzione di metalli e prodotti in metallo, punto di riferimento del settore con il 31,8% del totale della produzione, è diminuita dello 0,9%. Scende anche un altro settore di spicco, anche esso che caratterizza oltre il 31% del totale della produzione, come quello delle macchine e apparecchi meccanici che subisce una flessione del 2,1%.

La costruzione di mezzi di trasporto, che aveva sostenuto l’attività produttiva, non solo metalmeccanica, nel corso di tutto il 2015, risulta anch’essa diminuita dell’1% dopo il -0,5% del primo trimestre. 

Nei primi sei mesi del 2016, le esportazioni metalmeccaniche, pari ad oltre 100 miliardi di euro, sono cresciute solo dello 0,7% rispetto all’analogo periodo dell’anno precedente.

Anche per quanto concerne il fattore lavoro, nel primo semestre dell’anno l’occupazione nelle imprese metal meccaniche, con oltre 500 addetti, è diminuita, in termini tendenziali, dello 0,6%.

Ma attenzione, i dati diffusi di recente dall’Istat sul mese di agosto fanno ben sperare. La produzione industriale è cresciuta dell'1,7% rispetto a luglio e del 4,1% da agosto dello scorso anno e i comparti che hanno registrato la maggiore crescita sono stati quelli della fabbricazione di mezzi di trasporto, della metallurgia e fabbricazione di prodotti in metallo e della fabbricazione di macchinari e attrezzature.


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