Pnrr, pronto il Comitato 4.0

di Angela Zoppo (Milano Finanza) 23/11/2021 15:51
Pnrr, pronto il Comitato 4.0

C'è la bozza del decreto ministeriale, che indica come componenti Monteduro (Mef), Fiorentino (Mise) e Balassone (Banca d'Italia). Alla digitalizzazione di imprese e Pa sono destinati 33,6 miliardi di euro. Il comitato dovrà valutare l'impatto economico delle misure nel piano di transizione digitale.

Tutto pronto per il super Comitato che supervisionerà la Missione 1 del Piano nazionale di ripresa e resilienza, quella che stanzia oltre 40 miliardi di euro alle voci Digitalizzazione, Innovazione, Competitività, e Cultura, e di questi, circa 9,7 miliardi alla pubblica amministrazione, e quasi 24 miliardi di euro direttamente al sistema delle imprese. Tra le strada maestre per realizzarla, c'è la combinazione degli investimenti nella digitalizzazione del sistema imprenditoriale col regime di incentivi fiscali previsti dal Piano Transizione 4.0. A valutare l'impatto economico degli interventi, in particolare del credito d'imposta, sarà un comitato scientifico, composto da esperti del Ministero dell'economia e delle finanze, del Ministero dello sviluppo economico e della Banca d'Italia. Per vararlo occorre un decreto ministeriale da adottare entro fine anno.

Secondo quanto risulta a MF-Milano Finanza, la bozza del decreto è pronta. Il Mef, sentiti ovviamente Mise e Bankitalia, è pronto a istituire il Comitato scientifico per la valutazione dell'impatto economico degli interventi del Piano Transizione 4.0, assegnandone la presidenza a Maria Teresa Monteduro, a capo della Direzione studi e ricerche economico fiscali del Dipartimento delle finanze del Ministero dell'Economia. Ne faranno parte, Mario Fiorentino, direttore della Direzione generale per la politica industriale, l'innovazione e le Pmi al Ministero dello Sviluppo economico, e Fabrizio Balassone, Direttore del Servizio struttura economica della Banca d'Italia, Ciascuno dei componenti, va precisato, può delegare un dirigente della struttura di appartenenza.

La bozza del decreto precisa che i membri del Comitato operano a titolo gratuito, «con esclusione di qualsiasi compenso, indennità, rimborso spese, gettone o emolumento comunque denominato».Per poter dire la sua sull'impatto economico, l'efficacia e l'efficienza degli interventi previsti dal Piano Transizione 4.0., il Comitato deve prima di tutto elaborare e approvare una metodologia per effettuare la valutazione. In conformità con il traguardo M1C2-1 del Pnrr (M1C1: Digitalizzazione, innovazione e sicurezza nella Pubblica amministrazione, M1C2: Digitalizzazione, innovazione e competitività nel sistema produttivo, ndr) dovrà inoltre produrre sia un rapporto intermedio, entro novembre 2024, che un rapporto finale entro maggio 2026. Quest'ultima scadenza segnerà anche il termine delle attività del Comitato.

Quale che sarà la metodologia scelta, per elaborare i rapporti saranno utilizzati i microdati di fonte fiscale, ma integrati con dati di bilancio ed eventuali ulteriori dati provenienti da altre fonti ufficiali. Essendo pubblici, i rapporti saranno pubblicati sui siti istituzionali del Ministeri dell'Economia e dello Sviluppo economico.

Snello come sarà, il Comitato deliberare all'unanimità, e nelle sue funzioni potrà avvalersi delle strutture e dell'organizzazione del Dipartimento delle finanze del Mef. Tutte le attività di supporto saranno svolte «senza oneri aggiuntivi a carico della finanza pubblica». In ausilio al Comitato potranno essere coinvolti anche dirigenti e funzionari di Mef, Mise e Banca d'Italia, ma si potrà anche fare ricorso ad esperti. Per tutti, in ogni caso, vale la regola di operare «a titolo gratuito, con esclusione di qualsiasi compenso». Sono esclusi anche indennità, rimborsi spese, gettoni o qualunque altro genere di emolumento. (riproduzione riservata)


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