Transizione 4.0, una nuova politica industriale per il Paese

20/12/2019 11:12
Transizione 4.0, una nuova politica industriale per il Paese

Le linee guida del piano industria 4.0 e il nuovo pacchetto incentivi con cifre e infografiche.

"l’Italia si dota di una nuova politica industriale 4.0, più inclusiva e attenta alla sostenibilità". Lo afferma il ministro dello Sviluppo Economico, Patuanelli Stefano, in una lettera al Sole 24 Ore spiegando che l'intero piano comporta un'iniezione di risorse per le imprese di circa 7 miliardi.

"In questa manovra sono presenti importantissime misure per le imprese. Diciamo, senza alcuno slogan, una promessa mantenuta. Il Piano Transizione 4.0 oggi è realtá grazie anche al contributo delle associazioni che abbiamo coinvolto da subito" osserva il ministro.

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"I numeri ci hanno confermato l'effetto leva sugli investimenti del piano impresa 4.0, evidenziando al contempo criticitá" che sono state riviste. "Anzitutto, abbiamo dato alle misure una maggiore stabilitá programmando la revisione in ottica pluriennale,così da garantire alle imprese un respiro di medio lungo periodo. Poi siamo passati agli strumenti di accesso, individuando il credito d'imposta come principale canale. Con la trasformazione del super iperammortamento nel nuovo credito d'imposta per beni strumentali, genereremo un significativo ampliamento della platea dei potenziali beneficiari: le stime sono +40%. Le misure diverrebbero infatti fruibili anche dai soggetti senza "utili" e in regime forfettario (penso alle imprese agricole)", continua.

Inoltre, il ricorso al credito d'imposta compensabile in 5 anni comporta una riduzione del tempo di rientro dell'incentivo (soprattutto per i beni materiali, se si considera un periodo medio di ammortamento di 8 anni) e un'anticipazione del momento di fruizione giá da gennaio dell'anno successivo. Mentre oggi bisogna aspettare la dichiarazione fiscale dell'anno seguente a quello dell'investimento: un recupero di tempo pari a circa 7 mesi. "In ogni caso - spiega Patuanelli - abbiamo preservato l'automatismo degli incentivi ed escluso ogni limite alla compensazione.

Oltre a garantire un maggiore accesso, abbiamo potenziato l'incentivo per l'acquisto di software, incrementandone l'intensitá per l'acquisto di beni immateriali ed eliminando il vincolo d'investimento con i beni materiali. Soprattutto, abbiamo caratterizzato il piano transizione 4.0 con una maggiore attenzione all'innovazione, agli investimenti green e per le attivitá di design e ideazione estetica svolte dalle imprese operanti nei settori tessile e moda, calzaturiero, occhialeria, orafo, mobile e arredo e della ceramica. Il tutto per valorizzare ulteriormente le produzioni del nostro Made in Italy. Siamo convinti delle potenzialitá delle nuove misure anche perchè garantiranno una maggiore competitivitá, tendendo a premiare maggiormente chi piú investe in innovazione sostenibile, ricerca, sviluppo e formazione", conclude.

 

 


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