Auto elettriche, la guerra dei dazi diventa sempre più folle

di The Editorial Board, The Wall Street Journal 13/06/2024 19:16
Auto elettriche, la guerra dei dazi diventa sempre più folle
Auto elettrica in carica

Prima la Ue obbliga i cittadini a comprare sempre più auto elettriche. Poi tassa quelle prodotte in Cina, anche quelle delle aziende europee. Così i cittadini pagheranno di più. La cosa rasenta il masochismo economico | Cina, i titoli dei veicoli elettrici salgono dopo i dazi Ue. Ecco perché secondo gli analisti

Qualunque cosa si dica dell'Unione Europea, bisogna ammettere che i suoi leader sono dotati di senso dell'umorismo. Pochi giorni dopo che gli elettori di tutto il continente hanno rimproverato Bruxelles anche per le sue costose politiche climatiche, l'UE ha annunciato che renderà ancora più cari i veicoli elettrici che poi obbliga ad acquistare agli europei.

I dazi sui veicoli elettrici cinesi

Questo infatti sarà l'effetto principale dei dazi sui veicoli elettrici cinesi che Bruxelles ha presentato mercoledì 12. I dazi variano dal 17,4% al 38,1% a seconda dell'azienda. Includendo gli attuali dazi sulle auto, l'aliquota massima su alcune importazioni diventerà del 48,1%.

Questa è l'ultima raffica di una guerra commerciale globale sul clima che si sta intensificando e che comprende le norme locali per i sussidi ai veicoli elettrici previste dalla legge statunitense sulla riduzione dell'inflazione e le proposte di imporre dazi sulle importazioni dai Paesi che emettono grandi quantità di CO2.

Il danneggiamento dell'industria Europea

In questo caso l'Europa sta danneggiando soprattutto se stessa. Bruxelles lamenta che Pechino offre generosi sussidi ai produttori cinesi di veicoli elettrici, il che è vero. I politici europei e statunitensi temono che le industrie cinesi di batterie e di veicoli elettrici, fortemente sovvenzionate, spingano le aziende occidentali fuori dal mercato con l'accelerazione dell'adozione di massa dei veicoli elettrici.

Ma le case automobilistiche occidentali si trovano in questa situazione perché quegli stessi politici stanno obbligando i consumatori ad acquistare i veicoli elettrici. L'anno scorso Bruxelles ha imposto che tutte le nuove auto e i nuovi furgoni siano a emissioni zero entro il 2035. Dato che a un numero sempre maggiore di famiglie a più basso livello di reddito, si impone di acquistare veicoli elettrici, il mercato diventerà naturalmente più sensibile ai prezzi e i vantaggi della Cina in termini di costi aumenteranno.

La relocazione della produzione in Cina

Con questi dazi sui veicoli elettrici, Bruxelles prende di mira anche l'industria automobilistica europea. Le case automobilistiche europee, in particolare quelle tedesche, temono di non poter riconfigurare i loro impianti di produzione e le catene di fornitura in Europa per produrre veicoli elettrici con lo stesso profitto che ottengono dai popolari veicoli a combustione interna che producono. L'aumento dei prezzi dell'energia in Europa, dovuto ad altre politiche climatiche, peggiora la situazione.

Le case europee hanno quindi spostato la produzione in Cina. Circa la metà delle esportazioni totali di veicoli elettrici dalla Cina lo scorso anno sono state prodotte da Tesla o da joint venture tra aziende europee e cinesi. Nello stesso periodo, meno del 10% dei veicoli elettrici di produzione cinese importati in Germania, il più grande mercato automobilistico europeo, avevano un marchio cinese. Il resto erano Tesla o prodotti da joint-venture. Questo, oltre alla preoccupazione per le ritorsioni cinesi, spiega perché i produttori di auto tedeschi si oppongono ai dazi dell'UE.

Un circolo vizioso di errori politici

Tutto questo è una classica illustrazione di come un errore politico ne generi un altro, che ne genera un altro e poi un altro ancora. Gli obblighi sui veicoli elettrici costringono i consumatori ad acquistare auto che le costose politiche climatiche europee obbligano i produttori a produrre in Cina. Poi l'Europa impone tariffe sulle importazioni di veicoli elettrici, aumentandone i prezzi di quelli che costringe le aziende a produrre e i consumatori ad acquistare. Questa è la definizione di masochismo economico.

La soluzione a questo enigma è così ovvia che forse qualcuno a Bruxelles se ne accorgerà. Se l'Europa non vuole che i suoi produttori di auto e i loro fornitori falliscano, può permettere a queste aziende di produrre e ai consumatori di acquistare le auto con il motore che preferiscono. Se l'Europa è preoccupata per la concorrenza sleale della Cina, può smettere di chiedere ai cittadini europei di acquistare veicoli elettrici la cui produzione è sovvenzionata da Pechino. (riproduzione riservata) 


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