Il governo passa a Impresa 4.0: proroga incentivi, aliquote riviste

di Andrea Pira 20/09/2017 23:55
Il governo passa a Impresa 4.0: proroga incentivi, aliquote riviste

Nel 2018 ci sarà la proroga degli incentivi, ancora da chiarire però la quota dello sgravio fiscale dell'iper e superammortamento. Spazio a competenze e lavoro con il credito d'imposta sulla formazione.

Dall’industria all’impresa 4.0. Trascorso un anno dall’introduzione del piano per la svolta innovativa della manifattura italiana, il progetto amplia il proprio raggio d’azione, come annunciato ieri alla Camera (VIDEO) dai ministri Carlo Calenda, Pier Carlo Padoan, Valeria Fedeli e Giuliano Poletti durante la presentazione dei risultati del 2017 e delle linee guida 2018 del Piano nazionale

La confrenza stampa ha dato occasione al titolare dello Sviluppo Economico di annunciare lo stanziamento di «altri 3,5 miliardi» per lo sviluppo del piano banda ultralarga, utilizzando fondi non spesi e bandi meno costosi, così da raggiungere gli obiettivi di copertura al 2020: il 100% delle imprese connesse a 30 Mbps e il 50% a 100 Mbps. Un traguardo al quale il ministero dello Sviluppo intende dare molta attenzione. Non a caso lo stesso Calenda ha sottolineato che il dicastero punterà un faro affinché l’attuazione dei bandi per la posa della fibra nelle aree bianche (i due finora lanciati sono andati a Open Fiber) avvenga nei tempi stabiliti.

Più in generale, il piano «ha dimostrato di essere efficace nel sostenere le imprese che investono in innovazione e avanzamento tecnologico». I dati che il ministro porta a riprova sono quelli sugli ordinativi, cresciuti del 9% con punte nei beni strumentali dell’11,6% per i macchinari e del 10,7% per le apparecchiature elettriche. In attesa di dati più consolidati è questo l’indicatore per capire l’efficacia dell’iper ammortamento e del super ammortamento. Un tema cruciale, quello sugli incentivi all'acquisto sui beni strumentali, che non è stato affrontato nei dettagli durante la presentazione del Piano. «A fronte dei risultati riscontrati sui principali indicatori manifatturieri, nel 2018 verranno rifinanziate le principali misure previste nel primo anno, rivedendo le aliquote degli incentivi, compatibilmente con le risorse di finanza pubblica disponibili», si legge nel documento. Dunque, nel 2018 ci sarà pertanto una proroga, ma con una rimodulazione dei perimetri. L'ipotesi è una proroga all'iperammortamento al 250 per cento con il superammortamento che potrebbe scendere al 120-130 per cento. 

Le imprese che punteranno sulla formazione potranno inoltre contare su un credito d’imposta dedicato, che varrà per spese relative a corsi sulle tecnologie dell’Industria 4.0; informatica, vendita e marketing. Anche se per ora è ancora ignota la misura dello sgravio, l'ipotesi è quella di portare l’incremento di spesa tra il triennio 2018-2020 fino al 50%

Quanto ai punti dolenti sollevati durante la discussione, il ritardo nel venture capital continua a rappresentare uno dei talloni d’Achille del Paese. La crescita degli investimenti early stage, per stessa ammissione di Calenda, è stata «modesta». Nel primo semestre si aggirava intorno al 2%; urge quindi definire azioni correttive. Altri ritardi si registrano nella costituzione dei centri di competenza, ossia quei cinque o sei nodi di eccellenza tecnologica, affidati al coordinamento di atenei e centri di ricerca (competence center), che nelle intenzioni del governo dovrebbero aiutare le imprese nella trasformazione digitale e a trarre il massimo dei vantaggi dalla quarta rivoluzione industriale. Entro fine anno (probabile novembre) ci sarà il bando, finora slittato per i ritardi nell’approvazione del decreto ministeriale.

 

 

Potete scaricare qui la presentazione del Piano nazionale Impresa 4.0 - Risultati 2017 - Linee guida 2018


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