Industria, 500 mln di euro alla ricerca

di Roberto Lenzi 17/07/2017 15:27
Industria, 500 mln di euro alla ricerca

Annunciato il bando del Miur per finanziare le attività di ricerca & sviluppo nelle nelle 12 aree di specializzazione dei Cluster tecnologici nazionali. Tra queste priorità a salute, industria 4.0, food e aerospazio.

Ammonta a 497 milioni di euro la dotazione complessiva del bando lanciato dal Ministero dell'Istruzione dell'Università e della Ricerca per finanziare le attività di ricerca & sviluppo svolte in collaborazione tra pubblico e privato: 250 milioni per finanziare progetti di ricerca in determinate aree (vedi sotto) e circa 250 per assumere ricercatori all’Università.

Grandi imprese, pmi, organismi pubblici e Università potranno collaborare per attività di R&S (detti Cluster tecnologici nazionali) in 12 ambiti (aerospazio, agrifood, chimica verde, fabbrica intelligente, mobilità e trasporti, salute, smart communities, tecnologie per gli ambienti di vita, blue growth, design creatività made in Italy, energia, cultural heritage), ottenendo un sostegno a fondo perduto fino al 50% della spesa ammissibile. Le somme a disposizione dei Cluster saranno a loro volta suddivise in due metà: il 50% sarà riservato a tutte le aree, mentre l’altro 50% sarà riservato esclusivamente a industria 4.0, salute, alimentazione e aerospazio. La finestra di presentazione delle domande sarà aperta dal 27 luglio fino al 9 novembre 2017 e permetterà di accedere ad una graduatoria per l'assegnazione dei fondi. Lo prevede l'Avviso per la presentazione di progetti di ricerca industriale e sviluppo sperimentale nelle 12 aree di specializzazione individuate dal Pnr (Piano Nazionale di ricerca) 2015-2020, approvato il 13 luglio scorso.

Agrifood: 59.051.938 euro,

Blue Growth: 59.051.938 euro;

Chimica verde: 29.525.969 euro,

Cultural Heritage: 29.525.969 euro;

Design, creatività e Made in Italy: 29.525.969 euro;

Energia: 29.525.969 euro;

Fabbrica Intelligente: 59.051.938 euro,

Mobilità sostenibile: 29.525.969 euro;

Salute: 59.051.938 euro;

Smart, Secure and Inclusive Communities: 29.525.969 euro;

Tecnologie per gli Ambienti di Vita: 29.525.969 euro.

Il PNR da priorità a quattro Aree (in neretto) che ricevono quasi 60 milioni di euro ciascuna


Partenariati con almeno una pmi e un organismo di ricerca - I soggetti ammissibili a presentare domande di partecipazione sono le Imprese di tutte le dimensioni, in forma singola o associata, le università, gli enti pubblici di ricerca, altri organismi di ricerca pubblici e privati, le amministrazioni pubbliche e ogni altro soggetto in possesso dei requisiti richiesti. Il partenariato deve prevedere la partecipazione di almeno una pmi e di almeno un organismo pubblico di ricerca o un'Università; la presenza di almeno un soggetto di diritto pubblico è indispensabile per accedere al bando. Non potranno partecipare le imprese neo-costituite, in quanto è richiesta una data di costituzione precedente al 1° luglio 2016.

Spesa minima di 3 milioni di euro - Il progetto deve prevedere attività di Ricerca industriale, accompagnate da attività non preponderanti di Sviluppo sperimentale. Ciascun progetto deve prevedere un totale di costi complessivi ammissibili, come esposti in domanda, compresi tra un minimo di 3 milioni di euro e un massimo di 10 milioni di euro. Le attività dovranno essere svolte nell'ambito di una o più delle proprie unità operative ubicate nelle regioni meno sviluppate e/o nelle regioni in transizione (Campania, Puglia, Basilicata, Calabria Sardegna e Sicilia, oltre a Molise e Abruzzo) in una misura pari ad almeno l'80% del totale dei costi ammissibili esposti in domanda. Il restante 20% potrà essere svolto anche nelle regioni del Centronord, purché abbia comunque ricadute positive nelle aree del Mezzogiorno. I progetti potranno prevedere le spese di personale, i costi degli strumenti e delle attrezzature, i costi dei fabbricati e dei terreni, i costi per la ricerca contrattuale, le conoscenze e i brevetti acquisiti o ottenuti in licenza da terzi, le spese generali supplementari, gli altri costi di esercizio, inclusi costi di materiali, forniture e prodotti analoghi.

Contributo a fondo perduto fino al 50% - I progetti potranno ottenere un contributo a fondo perduto nel limite massimo del 50% dei costi considerati ammissibili per attività di Ricerca Industriale. Per le attività di Sviluppo Sperimentale, il contributo sarà concesso nei limiti del 25%, incrementabile sino ad un massimo del 50% per le pmi e del 40% per le Grandi Imprese; per tutti gli altri soggetti ammissibili sarà concesso in misura pari al 50%.


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