L'intelligenza artificiale investe anche i cosmetici

di Ettore Bianchi 11/03/2019 12:17
L'intelligenza artificiale investe anche i cosmetici

Algoritmi e realtà aumentata al servizio della bellezza

La matematica è la nuova equazione della bellezza. L'intelligenza artificiale e la realtà aumentata daranno la scossa alle vendite dei cosmetici sia attraverso lo smartphone sia nei negozi. Le società del settore si dotano di incubatori per identificare le tecnologie che rivoluzioneranno le abitudini di acquisto dei consumatori per incentivare gli acquisti. Molti marchi suggeriscono di portare nel quotidiano dei sensori per misurare la propria esposizione ai fattori ambientali. L'app SkinConsult di Vichy consente di valutare i danni dell'invecchiamento del viso grazie a un selfie. Nulla sfuggirà all'occhio dello smartphone: compattezza, rughe, macchie, luminosità, pori dilatati sono valutati in base all'Atlante dell'invecchiamento della pelle stabilito da L'Oréal, società capogruppo di Vichy. Il marchio può giudicare le condizioni della pelle e l'algoritmo dell'app offre l'assistenza appropriata. Resta da vedere se il cliente metterà le creme alla vitamina C nel carrello del sito web di Vichy, accessibile da SkinConsult

A marzo, La Roche-Posay farà lo stesso per l'acne. L'app Spot Scan di Effaclar stimerà la gravità dell'acne per incoraggiare a consultare un dermatologo. Il suo concorrente, Neutrogena, prepara il lancio di Skin 360, «clipper» sul proprio smartphone per scansionare il viso, misurare il progresso della pelle e consigliare la cura, ha detto a Le Monde Sylvain Reboul, responsabile del marchio in Francia, filiale di Johnson & Johnson. La macchina è una sorta di lente di ingrandimento: è dotata di otto Led per una migliore illuminazione e lenti di ingrandimento. Neutrogena lo ha lanciato nel settembre 2018 negli Stati Uniti. Sarà proposto in Europa alla fine del 2019.

Anche nei saloni di parrucchiere è in corso la rivoluzione della tecnologia estetica. Wella, marchio di colore per capelli del gruppo americano Coty, ha sviluppato uno specchio connesso che consente al cliente di evitare spiacevoli sorprese: presenta il volto con i capelli tinti in base al colore proposto dal parrucchiere. Il metodo dovrebbe fidelizzare il cliente a un salone attrezzato con questa tecnologia, ha detto a Le Monde, Elodie Levy, direttrice dell'innovazione digitale di Coty. Il gruppo ha già svilupato un altro specchio, da Bourjois a Parigi, al Forum des Halles, con il quale, grazie al riconoscimento facciale, è possibile vedere immediatamente come sta un rossetto. È una cosa divertente che ha fatto innalzare le vendite di Bourjois. La realtà aumentata è al servizio del business: applicata sullo smartphone permette di testare rossetti e fard all'infinito grazie a un'applicazione specifica. L'Oréal lo propone come Ulta grande insegna americana di profumeria.


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